Fronte Retro. La fine del silenzio

Dal 6 ottobre 1927 il cinema non fu più lo stesso: le immagini sul grande schermo bianco diventavano ancor più potenti, grazie alle voci degli attori, alle partiture musicali di accompagnamento e alle suggestioni dei suoni, tutto finalmente sincronizzato con quanto gli occhi potevano vedere. Andiamo alla scoperta di storie meravigliose e sconosciute e dei tanti personaggi che si sono distinti per le loro intuizioni geniali.
Il pubblico aveva già visto film cantati e parlati, ma quello che più colpì gli spettatori de “IL CANTANTE DI JAZZ” fu la naturalezza delle scene di breve dialogo improvvisate dall’attore e cantante Al Jolson che si rivolgeva direttamente a loro. La storia narra le vicende del figlio di un cantore di sinagoga che vuole con tutte le sue forze, e contro il volere del padre, diventare un cantante di jazz.
Registrare la nostra voce, oggi ci sembra la cosa più semplice di questo mondo, non servono più neanche i nastri di qualche anno fa, otteniamo direttamente un file da poter montare sul nostro computer. Per secoli però, questo è rimasto solo un sogno.
Quando è nato il desiderio di riprodurre la voce umana? Il nostro viaggio inizia da lontano, dall’antico Egitto e noi lo percorreremo tutto, fino a Thomas Edison e alla invenzione del fonografo.
Scopri di più da FM podcast
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
