Roma, si gira! – Mastro Titta e “Nell’anno del Signore”

Il Papa condannava a morte. Una pratica che è rimasta in vigore fino al 9 luglio 1870. A Roma erano tre i luoghi delle esecuzioni, noi andremo a piazza di Ponte Sant’Angelo alla scoperta del boia più famoso: Mastro Titta e scopriremo il significato di un vecchio modo di dire: “passare ponte”.
Il cinema non poteva stare a guardare grazie a Luigi Magni che ci ha raccontato l’ineluttabilità e anche l’idiozia della pena capitale.
Buona ascolto!
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Questa serie di podcast – di appena 10 minuti ciascuno! – è assolutamente da ascoltare e vedere, nel senso che dopo averla sentita con le orecchie si sente il desiderio di andare a vedere con i propri occhi i luoghi e i film suggeriti. Ne vale la pena, perché si tratta di location spesso meno conosciute di quanto si creda e di film che hanno un posto nella storia del cinema, non solo di Roma. In più, le storie raccontate offrono interessanti riflessioni sull’attualità. Qui, per esempio, si parla di pena di morte nello Stato della Chiesa e forse non tutti ricordano che nella Città del Vaticano essa fu formalmente abolita solo da Paolo VI e Giovanni Paolo II e che il paragrafo del Catechismo dove si affronta il tema è stato riscritto più di una volta (l’ultima da Papa Francesco nel 2018) perché, pur giudicandola contraria agli insegnamenti evangelici, non si voleva contrariare quegli stati anche di tradizione cristiana che invece la applicano. Basta fare un giro nei siti dei cattolici conservatori statunitensi per rendersi conto di quanto la pena capitale venga anche oggi difesa alla luce del magistero del passato, in forte polemica con l’evoluzione di quello presente.